Energia elettrica

Già da tempo anche i privati possono scegliere il fornitore di energia elettrica, non c'è più solo l'ENEL. Questa possibilità è ben poco pubblicizzata e se uno volesse cambiare o informarsi non vengono subito in mente quali potrebbero essere gli altri fornitori, come accade invece per la telefonia mobile.
L'ENEL stesso ha invece avviato massicce campagne pubblicitarie per promuovere le sue stesse offerte, quasi dovesse combattere chissà quale agguerrita concorrenza. Sono state create delle nuove offerte come la Bioraria ed Energia Pura Casa.
Ho ricevuto, come penso tantissimi altre persone in Italia, una grossa busta con la pubblicità di Energia Pura casa. Ho guardato cosa conteneva e sembrava una delle tante pubblicità che si ricevono, tutta colorata e con tanti premi di sciocchezze più o meno inutili. Promesse di punti ed effimeri vantaggi conditi con la fantastica promessa che si sarebbe comprata energia certificata pulita bla bla bla ... tutte le cose che oggi vanno di moda e fa colpo scrivere.
Va bene, ma in sostanza quanto costa? Cerco nella documentazione e alla fine trovo il prezzo che cercavo, è scritto solamente sul modulo d'ordine e non è nemmeno in evidenza.
Tutto ciò mi ha innervosito parecchio, mi sono sentito preso in giro e ho lasciato la busta lì dov'era per mesi.
Questa mattina ho pensato di visitare il sito web di ENEL per vedere se ci fosse qualche informazione in più, niente di tutto ciò. Sempre i soliti specchieti per le allodole di sigle d'effetto, premi fantasmagorici e soprattutto i punti. Ma di un confronto dei prezzi non c'è nessuna traccia.
Certo, questa cosa della concorrenza sul mercato dell'energia è qualcosa di nuovo e da qualcuno bisognava pur prendere uno spunto. Evidentemente l'ENEL ha preso spunto dai distributori di benzina che ci propinano punti e regali invece che confrontare i prezzi come fanno i gestori di telefonia mobile.
OK, un respiro profondo ... Allora, che cosa si può dedurre da tutto ciò? Provo a fare qualche considerazione.
Il mercato dell'energia, che sia energia elettrica, gas o benzina, non può avere dei trend al ribasso come i mercato dell'elettronica, della telefonia mobile, del tessile o tanti altri. Quindi una politica di concorrenza al ribasso tra i vari gestori non sarebbe possibile.
Ma allora che cosa significa che il mercato è aperto alla concorrenza, quali sono i vantaggi per il consumatore? Sicuramente non gli stessi che ci potremmo aspettare dagli altri servizi.
Consentire la concorrenza vuol dire fare entrare sul mercato aziende innovative in grado di produrre energia a costi inferiori e da fonti meno inquinanti? Immagino che sia questo l'obiettivo e che il raggiungimento di questo obiettivo porti ad avere un mondo più pulito.
Una cosa è certa, la comunicazione degli obiettivi così come è fatta adesso non mi piace e non mi convince: vorrei leggere sulle offerte qualcosa di meno effimero di premi e punti.

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