Petrolio, sfruttamento e gas flaring

Gran parte del nostro benessere deriva dal petrolio.
Gran parte del nostro petrolio proviene dall'estrazione nei paesi poveri e arretrati, dove le compagnie petrolifere hanno maggiore "libertà" di azione. Ovvero possono fare più soldi senza preoccuparsi dei danni fatti all'ambiente e alla popolazione locale.
Uno di questi posti è la Nigeria, dove la pressione sulla popolazione locale e sull'ambiente è talmente alta che spesso si sente parlare di rapimenti e proteste. Sapendone un po' di più non dovremmo neanche stupirci.
Dalle viscere della terra insieme al petrolio esce anche tanto gas naturale, prevalentemente metano. Sentiamo spesso parlare del metano come di un combustibile pulito ed economico che prima o poi alimenterà tutte le nostre auto e le nostre centrali elettriche.
Ma in Nigeria non è così, lì il metano viene bruciato sul posto perchè non conviene fare diversamente.
In questo paese il metano è considerato un sottoprodotto e per questo viene eliminato, buttato via, bruciato. Questa pratica si chiama Gas Flare ed è considerata illegale nella maggior parte del mondo, Nigeria compresa.
Bruciare il metano in questo modo significa creare una quantità enorme di CO2, alla faccia del protocollo di Kyoto e dello stesso buon senso.
Il gas flare, ma anche le inevitabili perdite degli impianti e degli oleodotti, stanno creando enormi problemi ambientali come fauna e flora che spariscono e malattie.
Ovviamente questi problemi vengono negati o minimizzati dalle compagnie petrolifere che invece si vantano di contribuire allo sviluppo locale.
Ho trovato un documentario realizzato con pochi mezzi proprio dalla popolazione locale che spiega come invece stanno veramente le cose.



In questo documentario si parla di una compagnia in particolare, presente anche in Italia, ma non ho la sensazione che le altre compagnie si comportino meglio.
Il documentario spiega che questa situazione dura dal 1957 e ancora non ci sono certezze su quando finirà, anche se i tribunali nigeriani hanno intimato alla compagnia di smettere.
Di sicuro alle compagnie petrolifere non interessa informarci su come lavorano, a loro interessano i nostri soldi. Essere consapevoli di quello che succede ci permette di fare pressione perchè certi comportamenti non vengano portati avanti.
In questo comunicato per esempio c'è un piccolo segnale di cambiamento, ma probabilmente non basterà. Si tratta di un comunicato ufficiale di una compagnia e non è detto che corrisponda al meglio che si possa fare.

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