Maggio 2025 – Una vita che riprende, tra decisioni concrete e paure silenziose


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Giovedì 1 Maggio 2025 – Giorno 454
Inizio questo mese con una constatazione che mi sembra quasi strana da scrivere: sto molto bene. Fisicamente mi sento in forze, non ho sintomi particolari, ho preso l'abitudine di fare mediamente 3 km di camminata veloce ogni giorno. È un momento importante della giornata che mi restituisce energia, chiarezza mentale e anche un po’ di fiducia. 

È una sensazione positiva, certo, ma anche nuova, e non priva di inquietudine, perché dopo tutto quello che ho passato, stare bene non è più una condizione che riesco a dare per scontata. È qualcosa che noto, che monitoro, che custodisco quasi con cautela. È un punto di partenza, ma mai una certezza definitiva.

Questo è un periodo in cui sento una maggiore serenità, ma mi rendo conto che è una serenità diversa da quella che conoscevo prima della malattia.
Negli ultimi tre anni mi sono abituato a non poter fare piani a medio termine, e spesso nemmeno a breve. Ogni visita, ogni esame, ogni attesa di referto poteva cambiare tutto. E anche adesso, che le cose vanno bene, quel modo di vivere il tempo mi è rimasto dentro.
Quando penso a una data futura, il primo pensiero non è più “cosa farò?”, ma “sarò in condizione di farlo?”. È una forma mentale che si costruisce piano piano, quasi senza accorgersene, e che poi diventa normale.

La serenità che ho ricominciato ad acquisire negli ultimi tempi mi ha dato la forza di provare a correre qualche rischio.
Ho iniziato a considerare la possibilità che, almeno per un periodo sufficientemente lungo, potrei provare a dedicarmi a un progetto più grande senza il timore costante che venga interrotto.
Così ho firmato la proposta di acquisto per un nuovo appartamento, e a breve ci sarà il preliminare di vendita.
Se tutto andrà come previsto, conto di riuscire a trasferirmi entro giugno.
È un passo importante, e a volte mi sorprende pensare di essermi esposto così tanto, dopo anni in cui non riuscivo nemmeno a immaginare un mese avanti.

Ma non è tutto semplice. Vivo questo periodo come un equilibrio molto sottile: da una parte ci sono gli impegni presi, concreti, che mi danno l’idea di un futuro possibile.
Dall’altra parte c’è sempre il rischio che qualcosa cambi all’improvviso, che la salute mi costringa a fermarmi o a rivedere tutto.
Questa incertezza mi accompagna ogni giorno. Cerco di non farmi schiacciare dall’ansia, ma non è facile.
Non ho molte certezze, se non quella che – oggi – vale comunque la pena provarci.

In tutto questo, c’è anche la questione della vita sociale.
Oggi sono ancora molto cauto ad avvicinarmi ad altre persone, a causa del mio sistema immunitario che, ufficialmente, non è ancora considerato del tutto pronto.
Che poi, a essere onesti, non è chiaro se sia davvero così fragile. Non ho avuto problemi finora, forse proprio perché sono sempre stato attento.
I medici mi dicono di fare attenzione, che è ancora presto per abbassare la guardia. E allora io cosa posso fare, se non fidarmi e regolarmi di conseguenza?

Ogni interazione, anche la più semplice, richiede una decisione consapevole.
Con i prossimi impegni – sopralluoghi, incontri, firme – so che mi troverò spesso vicino ad altre persone. E toccherà a me decidere, di volta in volta, come comportarmi.

Mi sono dato una regola semplice, che cerco di seguire con coerenza:
Se parlo con qualcuno mantenendo una distanza media superiore al metro, o se siamo all’aperto, non metto la mascherina.
Ma se ci si siede a un tavolo al chiuso, per più di dieci minuti, allora sì: la metto, sempre.
Prima di metterlo spiego ai miei interlocutori: “Ho fatto il trapianto di midollo da poco e in ospedale mi hanno detto che devo ancora tenere la mascherina quando sto vicino ad altre persone.”
Di solito lo capiscono subito, e accettano la situazione serenamente.
Ormai, passato il periodo del Covid, usare la mascherina è diventato per quasi tutti meno comune. A volte mi sento un po’ fuori posto, ma mi ricordo il motivo per cui lo faccio e questo mi basta.

A dimostrazione di quanto sia precaria la mia serenità, pochi giorni fa mi è uscita una macchia rosso scuro sul polso sinistro, di circa 5 mm di diametro.
Per la maggior parte delle persone sarebbe una sciocchezza. Una di quelle cose che si notano appena, e poi si dimenticano.
Per me invece è stato il panico. Ho subito pensato a un possibile calo di piastrine, oppure alla comparsa di una GVHD cutanea. È così che vivo oggi: ogni piccolo segno può diventare un allarme. Ogni dettaglio va osservato, valutato, interpretato.
Per fortuna la macchia sta lentamente sparendo e non ne sono comparse altre. Probabilmente non era nulla.
Ma mi ha ricordato con forza dove mi trovo nel mio percorso: in una fase di miglioramento, sì, ma ancora fragile. E questo tipo di fragilità non si vede, non si nota da fuori – ma c’è, e pesa.

Questo mese, a livello sanitario, ho un solo impegno: il 14 maggio mi somministreranno altri due vaccini e mi daranno l’appuntamento per i prossimi due.
Spero che il resto del mese possa scorrere senza intoppi.
Non sarà un periodo facile: tra il trasferimento, le varie incombenze organizzative e le energie da gestire con attenzione, mi aspettano dei momenti piuttosto intensi.
Ma se riuscirò a vivere questa esperienza con sufficiente serenità e salute, sarà un ottimo traguardo.

Mercoledì 14 Maggio 2025 - Giorno 467
Questa mattina sono andato a fare altri due vaccini: richiamo Epatite B e richiamo Meningococco A/C/Y/W135.
Tutto bene, nessuna reazione, nessun malessere e nemmeno ho avuto male al braccio, neppure immediatamente dopo l'iniezione.

Ora sono a 12 vaccini su 24, a metà del percorso, sono un po' più protetto ma non ancora del tutto.

I prossimi vaccini saranno il giorno 11 Giugno: Tetano/Difterite/Pertosse e richiamo Poliomielite.

Nel pomeriggio sono andato a firmare il compromesso per l'acquisto dell'appartamento e ho versato l'anticipo. Nei prossimi giorni avrò da fare per un paio di sopraluoghi con i fornitori per tinteggiatura e pavimenti e andare in falegnameria per parlare della cucina.
Però purtroppo la data del rogito sarà più avanti, si è ipotizzato il 10 giugno.
Io avrei tanta voglia di trasferirmi il prima possibile ma dovrò avere ancora un po' di pazienza.

Continua nel post successivo

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