Carta, computer e podcasts
Oggi sono stato dal dentista e sono rimasto stupito a vedere come sono ben organizzati: appuntamenti, la mia scheda-paziente, le cure che mi hanno prestato negli ultimi dieci anni.
Il dottore leggeva la mia scheda e commentava tutto quello che mi aveva fatto negli ultimi anni e mi suggeriva i prossimi interventi da fare.
E nel loro studio non c'è un computer.
Le schede dei pazienti sono su dei piccoli biglietti in cartoncino dove annotano minuziosamente ogni dettaglio. Sono proprio ben organizzati, sono sempre le stesse persone da tanti anni e ormai si conoscono bene le loro scritture ed altri segni convenzionali. Dicono che hanno provato ad utilizzare il PC ma non si sono trovati bene, a loro non serve.
E così in questi anni non hanno dovuto pensare all'aggiornamento del sistema operativo, al backup e come antivirus usano un comune disinfettante.
Anche io sono diventato più "analogico" negli ultimi anni, in tante cose trovo che il PC non mi aiuta ma la carta si. Per esempio ho provato diverse volte a tenere su PC la lista delle cose da fare ma è sempre stato un fallimento. Anche quando ho provato a scriverle su un palmare.
Alla fine la soluzione che ho trovato è quella di tenere in giro per casa dei biglietti bianchi sui quali scrivo le cose che mi vengono in mente, quando mi vengono in mente. Quando mi viene un'idea ho bisogno di fissarla subito, non ho tempo di accendere il PC.
Un po' di tempo fa scrivevo le mie riflessioni su PC, adesso le scrivo su dei quaderni. Mi trovo molto meglio a riflettere di fronte ad una pagina cartacea piuttosto che davanti allo schermo di un PC, ci sono meno distrazioni e mi esprimo meglio.
E poi tenere in mano una penna ogni tanto piuttosto che un mouse è un'ottima ginnastica.
Invece un altro strumento che da qualche anno ha assunto una grande importanza nella mia vita è il lettore MP3 con il quale ascolto i podcast. Di questo strumento non è possibile fare un confronto con l'equivalente analogico, non è mai esistito.
Il dottore leggeva la mia scheda e commentava tutto quello che mi aveva fatto negli ultimi anni e mi suggeriva i prossimi interventi da fare.
E nel loro studio non c'è un computer.
Le schede dei pazienti sono su dei piccoli biglietti in cartoncino dove annotano minuziosamente ogni dettaglio. Sono proprio ben organizzati, sono sempre le stesse persone da tanti anni e ormai si conoscono bene le loro scritture ed altri segni convenzionali. Dicono che hanno provato ad utilizzare il PC ma non si sono trovati bene, a loro non serve.
E così in questi anni non hanno dovuto pensare all'aggiornamento del sistema operativo, al backup e come antivirus usano un comune disinfettante.
Anche io sono diventato più "analogico" negli ultimi anni, in tante cose trovo che il PC non mi aiuta ma la carta si. Per esempio ho provato diverse volte a tenere su PC la lista delle cose da fare ma è sempre stato un fallimento. Anche quando ho provato a scriverle su un palmare.
Alla fine la soluzione che ho trovato è quella di tenere in giro per casa dei biglietti bianchi sui quali scrivo le cose che mi vengono in mente, quando mi vengono in mente. Quando mi viene un'idea ho bisogno di fissarla subito, non ho tempo di accendere il PC.
Un po' di tempo fa scrivevo le mie riflessioni su PC, adesso le scrivo su dei quaderni. Mi trovo molto meglio a riflettere di fronte ad una pagina cartacea piuttosto che davanti allo schermo di un PC, ci sono meno distrazioni e mi esprimo meglio.
E poi tenere in mano una penna ogni tanto piuttosto che un mouse è un'ottima ginnastica.
Invece un altro strumento che da qualche anno ha assunto una grande importanza nella mia vita è il lettore MP3 con il quale ascolto i podcast. Di questo strumento non è possibile fare un confronto con l'equivalente analogico, non è mai esistito.
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