Ci mancava solo il Timbersport

Oggi sono stato a Forlener 2009 ed è stata una gran delusione. E' una manifestazione biennale sulla filiera Foresta-Legno-Energia, ci ero già stato nel 2007 e mi era piaciuta molto. Era stata una esperienza istruttiva perchè c'erano molti pannelli informativi, proiezioni e macchinari.

Quest'anno invece le cose sono un po' cambiate, la presenza di enti e di pannelli informativi era decisamente più ridotta e mon ha aiutato la giornata piovosa che ha impedito le uscite per le dimostrazioni dei macchinari.
Due anni fa era più o meno una fiera dedicata agli addetti ai lavori, quasi da sentirmi a disagio visto che non sono del mestiere.
Quest'anno alle 9.10 il parcheggio era già pieno e tra gli stand si aggiravano persone che di sicuro non lavorano nelle foreste, segno forse che la manifestazione ha suscitato parecchia curiosità. Non mi soprendo però che la maggior parte di queste persone fossero assiepate in alcuni stand dove vendevano T-Shirt e abbigliamento da lavoro.

Ma la cosa più soprendente è stata la scoperta di qualcosa di veramente demenziale, il Timbersport.
L'ennesimo modello aberrante che viene proposto è: un omone muscoloso e tatuato che con una motosega da 30 kg taglia a fette dei tronchi.
Quindi addio ai buoni insegnamenti sul rispetto della natura, il bosco diventa un posto dove finalmente si possono sfruttare i SUV e dove si può andare a fare un po' di baccano divertendosi a distruggere piante.

Già vedo con un po' di sospetto il buttarsi nel business delle biomasse ma ora che c'è il Timbersport la strada verso la distruzione dell'ambiente sarà percorsa ancora più velocemente.

La gestione corretta del territorio è una buona cosa se viene fatta con intelligenza, un bosco troppo maturo produce più anidride carbonica di quella che assorbe. La selvicoltura fatta con intelligenza permette di avere continuamente dei boschi in fase di crescita che producono legname e assorbono la CO2, però deve essere fatta con intelligenza da naturalisti preparati che siano in grado di preservare l'ambiente naturale.

Va benissimo se dalla selvicoltura si ricava del legname da bruciare, va bene anche se si dedica una parte del territorio a colture come il pioppo che di naturale hanno poco.
Ma vedere i boschi come una risorsa da sfruttare il più possibile o come un parco di divertimenti non va bene per niente.

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